A due anni dallo scoppio della
guerra
per procura
tra l’imperialismo russo e l’imperialismo USA/Nato e
dell’Unione Europea, l‘Ucraina continua di essere il mezzo, la
pedina
interessata
alla spartizione del bottino che può venire dallo scontro tra i
paesi imperialisti, appunto, che devono dare uno sbocco alla crisi economica
mondiale attraverso la conquista dei mercati, per garantire la continuazione di
enormi profitti necessari alla sopravvivenza del sistema borghese capitalista-imperialista.
“L’OBIETTIVO” dell’iniziativa, commenta
un articolo del Manifesto di ieri, “mentre inizia il terzo anno di guerra, è
dire ad alta voce che
gli alleati non abbandonano l’Ucraina
.” Viste le
continue lamentele di Zelenskj. Ma siccome la preannunciata offensiva di
primavera del nazista Zelenskj non è riuscita, anzi, ha visto l’avanzata dei
russi, allora “nessuno è più sicuro sul futuro degli avvenimenti”. E si
allungano pure i tempi per l’adesione dell’Ucraina alla Ue, malgrado le
promesse: «l’Ucraina pacificata farà parte della Ue» ha affermato la presidente
della Commissione europea con l’elmetto von der Leyen.” Quando farà parte della
Ue esattamente non si sa, nel frattempo si può continuare a distruggere,
uccidere, insomma la guerra può continuare su tutti i terreni mettendo in campo
altri “aiuti”: “Sugli 88 miliardi di finanziamento Ue versati finora, 28 sono
stati di assistenza militare e altri 5 sono previsti per il Fondo di assistenza
comune, per l’acquisto di armi e munizioni, oltre all’addestramento di 60mila
militari ucraini.”
Le parole usate dagli impassibili rappresentanti dell’imperialismo – sullo sfondo di migliaia di morti - rimangono però vaghe sull’impegno diretto esplicito per quanto riguarda la guerra. Questi accordi bilaterali, come scrive il Manifesto, “comportano una «garanzia di sicurezza»”, e che significa? Si tratta di “un impegno a intervenire a sostegno dell’Ucraina al di là di quello che è stato fatto finora? È un sostitutivo dell’articolo 5 della Nato” che prevede l’entrata in guerra se un alleato viene attaccato? Ma “La Ue sta bene attenta a non oltrepassare la linea rossa che potrebbe trascinare il blocco in uno stato di «co-belligeranza»”.
Dunque, in cosa consistono realmente questi accordi bilaterali - mentre si spinge verso un allargamento generalizzato della guerra - che anche la Meloni per l’Italia, come prima avevano fatto Gran Bretagna, Germania, Francia, Danimarca e Canada, ha firmato nel palazzo Mariinsky?
“L’accordo italiano, ha spiegato
Meloni, riguarda
la cooperazione industriale
, gli scambi dei servizi di
intelligence sugli attacchi cyber,
il sostegno alle riforme
,
l’umanitario
,
in seguito la ricostruzione.”
E alla fine conclude con una frase ad effetto: “L’Italia prevede «una collaborazione inedita e rafforzata in caso di futuro attacco».” È una frase che non significa proprio nulla, visto che quello che c’era da dire in questa occasione è stato detto da ogni rappresentante della borghesia imperialista presente, se non che aumenteranno gli aiuti in denaro, in armi e in addestramento militare.