Interventi di compagne Mfpr di Milano e Palermo - dall'assemblea telematica del 15 febbraio


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Description: "...Questo governo fascista ha un progetto chiaro ideologico/politico e uno dei centri dell'attacco sono le donne" In merito alla assemblea ...
Published Time: 2024-02-28T19-22-00-01-00
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"...Questo governo fascista ha un progetto chiaro ideologico/politico e uno dei centri dell'attacco sono le donne"

In merito alla assemblea nazionale di Nudm verso lo sciopero dell'8 marzo


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Sono d'accordo su un'analisi che abbiamo fatto proprio come Mfpr, cioè che questo governo Meloni ha un progetto chiaro che porta avanti e che vede le donne come uno dei centri dell’attacco ideologico/politico, le donne come ha già detto la compagna nell’introdurre questa riunione devono essere per questo governo ancora di più al servizio del Capitale e sono chiamate a fare figli per la produzione capitalistica e per la guerra. Chiaramente in questo contesto continuiamo a perdere terreno e continuiamo a perdere diritti e per di più c’è l’azione ideologica in primis del governo nelle scuole che con il ministro Valditara fa appello addirittura alle studentesse, quindi alle giovani donne, a partecipare agli Stati Generali sulla natalità, a sposare questa campagna al servizio delle associazioni antiabortiste Provita… il fascismo che c'è al governo è un progetto ben chiaro.

Condivido quanto abbiamo scritto in questo giorni parlando di una società che produce un patriarcalismo moderno, più sociale, più terribile, più istituzionale e più violento e collegandomi a quelli che in generale sono i contenuti emersi dall'Assemblea di Nudm a Bologna, dove in delegazione abbiamo partecipato, con che cosa dovremmo combatterlo questo patriarcalismo moderno, attraverso l'educazione, attraverso la cultura o all'interno delle riforme? Non è il terreno che ci permette di poter cambiare davvero la situazione. Sicuramente ci sono degli aspetti positivi che non possiamo assolutamente ignorare, all’Assemblea nazionale di Nudm vi è stato un interrogarsi sul ruolo della famiglia, sulla patriarcalità, sul controllo dell'immigrazione, mettendo in evidenza come questo sia inserito nella politica del governo, con le conseguenze drammatiche sulle nostre vite, sulle nostre condizioni di lavoro, sul mondo produttivo e riproduttivo, perché non ci si deve dimenticare, si diceva, che c'è anche poi tutta la conseguenza dell'erosione del welfare.

Così una delle questioni che si è posta all'interno dell'Assemblea è quella di partire dalla necessità di comprendere tutto questo contesto generale per cercare di capire come coniugare una lotta specifica con lo sciopero e come mettere insieme i risultati ottenuti il 25 novembre con lo sciopero dell'otto Marzo, perché si diceva non è assolutamente uno sbocco naturale.

Detto questo, c'è da dire però che i vari interventi che si sono succeduti, a mio avviso, sono stati degli interventi che si sono basati sulle singole realtà e a volte anche fin troppo individualistici e per cui non hanno dato possibilmente un respiro ampio, sicuramente qualche intervento ha posto un linguaggio e un’analisi più condivisibile individuando le responsabilità a livello istituzionale… c'è stato per esempio l'intervento delle compagne di Lucha Y Siesta che hanno raccontato della lotta messa in campo, che anche noi abbiamo seguito e che abbiamo sostenuto come Mfpr, e che sono riuscite ad ottenere di non dover pagare una forte multa e sono state assolte dall'accusa di occupazione dell'immobile a scopo di profitto, però, rimane comunque sempre sulla loro testa la questione della Regione Lazio, che invece vuole comunque in qualche modo sgomberarle e cercare di sottrarre loro lo stabile.

Ma diversi altri interventi si sono basati molto sulla questione del genere… per esempio sulla riforma del diritto di famiglia e che lo stanno riscrivendo oppure sulla 164 e dell'importanza dell'evoluzione di questa legge… c'è stato l’interessante intervento del nodo delle Marche in merito all’attacco al diritto di aborto con la proposta di una manifestazione nazionale, la denuncia dello spazio sempre più grande che stanno prendendo i gruppi pro vita che si stanno di nuovo riaffacciando sulla scena con la propaganda oscena e inanerrabile che fanno.
Ci sono stati anche degli interventi che poi sono stati riportati anche nel tavolo lavoro, sul bonus mamma 2024 che viene riconosciuto solo alle mamme con due figli e però a contratto indeterminato, quindi semplicemente fumo negli occhi, insieme con tutte le altre situazioni e decisioni governative contro la condizione di vita delle donne e come si sta tornando indietro…

La maggior parte dei temi, comunque, che sono stati trattati all'interno dell'Assemblea sono stati attraversati anche dal tema del razzismo in tutte le sue forme e dall'abilismo che è emersa con la lettera che vi è stata il 25 novembre da parte di una compagna con handicap, che ha fatto una denuncia in merito… in assemblea è stato detto che lo sciopero è una sfida e un percorso necessario contro la violenza, contro la violenza di questo governo e occorre ragionare sulle misure da prendere, il governo che pone la maternità come unica dimensione del femminile.
Queste sono questioni su cui siamo sicuramente d'accordo, però in generale gli interventi è come se non avessero avuto uno spessore chiaro e forte nell'individuare le responsabilità, appunto, di questo governo fascista che, come detto prima, il progetto ce l'ha e ben chiaro, mentre se anche all'interno di un'Assemblea così importante per il numero di donne e di realtà che hanno partecipato non emergono delle indicazioni chiare, è normale che poi non si riesca ad arrivare a quei settori, di donne, sociali a cui ci si vuole rivolgere… ad esempio nel tavolo lavoro dove la compagna Mfpr di Palermo è intervenuta mettendo in evidenza quelle che sono le essenzialità e l’importanza dello sciopero delle donne come arma di lotta di fase e in prospettiva rispetto al sistema sociale da mettere in discussione a 360 gradi e che lo sciopero non è semplicemente una prassi sindacale qualsiasi, all'interno di questo tavolo si è dibattuto molto ed è diventato veramente un pochino anche ripetitiva la questione della lettera si o lettera no per quanto riguarda l'appello ai sindacati e in particolare alla Cgil, concentrarsi principalmente su questo tipo di argomenti chiaramente toglie forza e depotenzia quella che deve essere invece la forza dell'otto Marzo, cosa che si è cercato di sottolineare ma è rimasto come un campo aperto…

Sulla questione della Palestina noi ci siamo espresse con l'intervento di una nostra compagna in modo chiaro e preciso di che cosa pensiamo e che cosa significhi essere accanto alle donne palestinesi, alla Resistenza del popolo palestinese. Ciò che è emerso dai vari interventi è stato comunque una posizione non sempre chiara e con alcune contrapposizioni…
Antonella MI

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... la concezione ideologica di fondo di Nudm è quella di un femminismo piccolo borghese, lo abbiamo analizzato, non abbiamo mai assunto atteggiamenti settari o liquidazionisti tout court nei confronti di un movimento che riesce a mobilitare migliaia di donne in piazza e che al suo interno è composto da diverse “anime”, ma abbiamo sempre espresso con sincerità rivoluzionaria le critiche alle posizioni che di fatto per esempio sfociano nel riformismo…
Al tavolo lavoro abbiamo portato la nostra posizione, anche sindacale, sullo sciopero chiarendo nuovamente che l’indizione dello sciopero da parte dello Slai Cobas per il sc, organizzazione sindacale dove alcune nostre compagne sono anche delegate, non è affatto considerata un fatto meramente burocratico o tecnico ma anche l’organizzazione sindacale si mette al servizio dello sciopero delle donne, lavorando attivamente per rendere protagoniste nello sciopero le lavoratrici, che si organizzano direttamente nelle lotte o che si raggiungono nei posti di lavoro in diverse forme, uno sciopero che parte dai posti di lavoro con tutte le istanze che emergono dalla condizione che si vive in essi di sfruttamento, oppressione, negazione di diritti basilari, discriminazioni, repressione ma ponendo la necessità di allargare la visuale a quello che è l’attacco più ampio e in ogni ambito che la maggioranza delle lavoratrici, delle donne subisce da governo, padroni, in questo sistema sociale… si sono riportate le esperienze di lotta di alcuni settori di operaie, di lavoratrici, precarie che lottano o verso cui abbiamo fatto inchiesta, che in questi anni sono anche state attive nello sciopero delle donne, che hanno scioperato su una piattaforma ampia, dai posti di lavoro alle violenza,/femminicidi, all’attacco del diritto di aborto, alla guerra, alla solidarietà internazionalista con le donne oppresse nel mondo ... si è ribadita l'importanza dello sciopero delle donne non come fatto ripetitivo o da scadenza ma come arma rinnovata di fase e in prospettiva nello stesso tempe di un a lotta che deve mettere in discussione questo sistema sociale capitalista da combattere a 360 gradi...
… Sulla questione Cgil si è vero che diversi interventi si sono concentrati su questo ma è sembrato che emergesse più un atteggiamento di critica e di sfida in particolare verso la Cgil/Landini che plaude allo sciopero in Islanda e poi non indice lo sciopero per l’8 marzo… in generale no ad andare alla riunione nazionale Cgil, ma si a sostenere le delegate che vogliono indire nei luoghi di lavoro o partecipare allo sciopero…
Anche in questo tavolo è emersa la necessità di ragionare sul risultato raggiunto il 25 novembre e su come capitalizzarlo per metterlo al servizio anche dell'otto Marzo, in questo senso nello specifico come collegarsi alle lavoratrici in modo più concreto “con un linguaggio più comprensibile… le lavoratrici si devono sentire chiamate in causa…” è stato detto in un intervento, una proposta concreta che è stata fatta è quella di una riunione nazionale telematica rivolta al settore delle lavoratrici del sociale, delle coop sociali, ci sono state nel tavolo alcune testimonianze di lavoratrici in sciopero in questi giorni…
Donatella Pa

Source: https://femminismorivoluzionario.blogspot.com/2024/02/intervento-di-antonella-compagna-mfpr_28.html