“Trump vuole semplificare regole per auto a guida autonoma”, secondo un articolo di Investing.com del 18 novembre, tanto che le azioni “di Tesla (NASDAQ: TSLA ) sono in netto rialzo nelle contrattazioni pre-market di oggi a Wall Street. Alle 12.30 italiane il titolo dell’azienda di Elon Musk guadagna circa l’8% rispetto ai 320,72 dollari per azione della chiusura di venerdì”.
Ma già all’indomani i profitti
erano saliti di 13 miliardi di dollari. E questo è “ovviamente legato all’
elezione
di Trump”,
che non si è ancora insediato ma i cui annunci fanno già effetto
sui profitti del suo “vice” che ha sborsato ufficialmente 119 milioni di
dollari per la sua campagna elettorale.
Ma che cosa si appresta a fare Trump per ricambiare ancora l’aiuto di Musk? “ In base alle ultime indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, la prossima amministrazione repubblicana intende rendere
prioritario, per il dipartimento dei Trasporti Usa , lo sviluppo di un quadro normativo federale per i veicoli autonomi .”
In sostanza “il mese scorso Musk
ha presentato il tanto atteso robotaxi di Tesla, si tratta di una concept car
dal costo di 30.000 dollari chiamata “
Cybercab
”, che non possiede né
volante né pedali perché appunto si guida da sola.” E per questo serve “una
normativa federale che
semplifichi la circolazione delle auto a guida
autonoma per i veicoli
elettrici”, un sogno, quello di Musk, di mettere sul
mercato una flotta di “robotaxi” capaci di
trasportare persone senza
bisogno di un conducente umano
.
E sui veicoli elettrici autonomi,
ad altissima tecnologia, l’aiuto vale doppio, a causa della grande concorrenza,
perché
“
Fino ad ora, però, Tesla si è scontrata con diversi problemi e
ritardi ed è stata anche superata dall'iniziativa
Waymo di Google
(NASDAQ:
GOOGL
)
,
che ha testato con successo auto a guida autonoma sulle strade di Phoenix, Los
Angeles e San Francisco … Al momento,
la tecnologia Full Self-Driving
di Tesla
, invece, richiede che al volante ci sia comunque un ‘
supervisore
’
umano
,
pronto a intervenire in caso di necessità.”
E grazie alla sua nomina a capo
del Dipartimento dell'Efficienza Governativa (Doge) da parte di Trump, l’obiettivo
di “lanciare sulle strade della
California
e del
Texas
le
sue Model 3 e Model Y completamente autonome
già l’anno prossimo
”
potrebbe essere raggiunto!
Musk, come tutti i capitalisti-imperialisti
ha bisogno di un mercato mondiale per vendere le proprie auto e questa è una
contraddizione con i propositi di Trump di applicare il protezionismo all’economia
americana. Così come è una contraddizione, ma questa fortemente ipocrita, quella
di parlare di “libero mercato”, mentre imperversano
in ogni Paese
gli “aiuti
di stato” fatti di miliardi a fondo perduto… al servizio dei padroni.